Tutti lo sanno

La telecamera si sofferma sugli ingranaggi di un orologio, passa a delle iniziali incise su un muro e un raggio di sole che si infrange sul vecchio campanile del paese. Il pulviscolo atmosferico viene catturato per essere proiettato sullo schermo e fa da introduzione a un lungometraggio in cui i dettagli quasi impercettibili fanno la differenza.
Tutti Lo Sanno è un film introspettivo, che scava nell’animo umano ed esplicita sentimenti profondi facendoli arrivare allo spettatore in modo diretto. Ci troviamo di fronte a una famiglia Spagnola molto unita che a primo impatto sembra essere senza problemi e felice. I guai e le tensioni iniziano nel momento in cui Irene, la figlia sedicenne della protagonista Laura (Penelope Cruz), viene rapita. Per ritrovarla, la famiglia dovrà pagare 300mila euro e tra un dubbio e una preoccupazione dovranno trovare un modo per racimolare quella somma in tempi brevissimi.

Con un cast stratosferico, Tutti Lo Sanno è un condensato di tensione e drammaticità che sottolinea il legame di una famiglia nei momenti più bui, ma allo stesso tempo tiene lo spettatore attento allo sviluppo degli eventi per tutta la durata del film. Javier Bardem è il vero gioiello di questo lungometraggio; se in Non è un Paese per Vecchi riusciva a rimanere impassibile anche di fronte a crudeltà atroci, in Tutti Lo Sanno incarna l’idea di apprensione e sensibilità, riuscendo in un’interpretazione magistrale di un personaggio molto complesso. Niente di meno è l’interpretazione di Penelope Cruz per una madre distrutta, stanca e preoccupata, che si trova a lottare in ogni momento con la paura di non rivedere più sua figlia. Occhi vuoti, segnati dalle lacrime e indifferenti a tutto il resto del mondo. Una immedesimazione perfettamente riuscita da parte dell’attrice che porta il pubblico in sala a commuoversi , vivendo passo per passo le tensioni e paure della protagonista.

Tutti Lo Sanno è un film che è in grado di comunicare molto senza l’uso di tanti dialoghi. Gli sguardi tra i personaggi ottengono il primo posto per importanza, facendo risaltare sentimenti nascosti e portando gli attori a impersonificare paure ed emozioni. Molto importanti anche i giochi di luce che trasmettono in maniera subliminale al pubblico un senso di ansia e
preoccupazione.

Tocco di classe per la scelta del titolo, che gioca su un fatto determinante per il ritrovamento della ragazza e riassume l’unione di questa famiglia, come se quel “Tutti” fosse una metafora per l’insieme indivisibile dei membri che ne fanno parte. Ambientato in una cittadina della Spagna, Tutti Lo Sanno è in antitesi con il calore e l’allegria di una famiglia bellissima; è la faccia più buia della medaglia che viene portata alla luce da un evento terribile. Un film ben riuscito che lascia l’amaro in bocca volutamente e che arriva al cuore di ogni spettatore.

Giuditta Bergamasco

19 anni, una grande passione per il cinema. Amo i thriller psicologici, i film romantici, quelli comici e anche i drammatici. Frequento Scienze dei beni culturali alla Statale di Milano, sto studiando per rendere questa mia passione un lavoro, perchè fin da bambina i film mi hanno insegnato che i sogni son desideri e realizzarli non è mai impossibile.

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