Robin Hood – L’origine della leggenda

Il film, diretto da Otto Bathurst, racconta la vera storia del paladino della giustizia Robin Hood, che rubava ai ricchi per dare ai poveri, interpretato da Taron Egerton e con un cast invidiabile per il mondo del cinema d’azione.
“Benvenuti agli Hunger Games del 1100”, questo è l’unico pensiero che salta alla mente per tutta la durata di Robin Hood. Lo spettatore infatti non capisce esattamente in che epoca storica il film sia ambientato per colpa di molti, forse troppi, anacronismi che rendono il film quasi ambientato in un futuro distopico. Dettagli come piercing al naso, occhiali da vista, giacche di pelle in stile Matrix e abiti da festa che sembrano appena usciti da Capital City rendono il film poco credibile sul piano storico e, di conseguenza, l’attenzione dello spettatore passa dal seguire la trama al domandarsi il motivo di questi errori; sono voluti? Se così fosse, la scelta del regista non è stata delle migliori poiché ha lasciato che l’ambientazione del film diventasse ipotetica e interpretabile, cosa non adatta a un film che vuole vertere il proprio focus su battaglie e rivolte medievali.

Notiamo il desiderio del regista di attrarre un pubblico molto giovane, valorizzando il lungometraggio attraverso effetti speciali e scene di lotta propri di un film d’azione ai limiti dell’inverosimile, inserendo anche personaggi con una personalità stereotipata e togliendo del tutto ogni traccia di sangue.
Il punto più interessante di tutto il film è sicuramente la scena della decapitazione del figlio di Little John, poiché la crudeltà dei crociati verso gli innocenti viene riportata sul grande schermo senza censure.

Per un amante dei film storici Robin Hood-l’origine della leggenda non è proprio il film ideale, ma per gli appassionati di film d’azione si ha la possibilità di vedere le gesta eroiche del coraggioso Robin e di fare il tifo per lui e Lady Marian fino alla fine.

Giuditta Bergamasco

19 anni, una grande passione per il cinema. Amo i thriller psicologici, i film romantici, quelli comici e anche i drammatici. Frequento Scienze dei beni culturali alla Statale di Milano, sto studiando per rendere questa mia passione un lavoro, perchè fin da bambina i film mi hanno insegnato che i sogni son desideri e realizzarli non è mai impossibile.

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