Quasi nemici

Neïla – una ragazza di Parigi, dalle origini algerine – frequenta la scuola di legge, con l’obiettivo e la speranza di realizzarsi come avvocato. Durante una lezione, ha uno scontro verbale con il professor Mazard – noto per essere un incallito provocatore – che approfitta della sua posizione di potere per deriderla, davanti all’intera classe. Punito per il suo comportamento, l’uomo si trova, successivamente, obbligato a preparare la studentessa per un prestigioso concorso di retorica… Dopo il superlativo biopic “L’Ora Più Buia” (2017), di Joe Wright – uscito in Italia a Gennaio – arriva sul grande schermo un’altra pellicola sul potere della parola come mezzo di persuasione e successo.

Alla medesima maniera in cui il Winston Churchill di Gary Oldman – premiato, giustamente, con l’Oscar – dominava il palcoscenico del Parlamento con una capacità comunicativa invidiabile, la giovane protagonista di “Quasi Nemici – L’Importante è Avere Ragione (Le Brio)” (2017) duella a suon di dialettica con gli altri studenti del concorso, attraverso l’arte della retorica che le è stata insegnata. Il film di Yvan Attal – cineasta e attore israeliano – è, in realtà, una commedia franco-belga dotata di un’intelligenza non così comune nei prodotti cinematografici di tale categoria. Attraverso un registro brillante e una sceneggiatura abbastanza lineare – impostata su stilemi già presentati in passato – Attal opta per l’attualità, oltre che per l’intelletto e – mediante il rapporto, inizialmente, conflittuale tra la studentessa dalle discendenze arabe e il professore discriminante – si concentra sul razzismo, ancora oggi, persistente e sullo stato d’integrazione multiculturale della Francia a seguito dell’attentato terroristico del 2015 al palazzo di Charlie Hebdo – giornale che viene, peraltro, citato esplicitamente. Inoltre, è presente anche una critica alla contemporaneità e alla generazione del XXI secolo, che abbandona il rito dell’arte e della cultura, preferendo passare gran parte del tempo davanti ai telefoni cellulari, ai tablet o ai computer. Tutto ciò è, però, trattato con massima leggerezza ed efficacia; grazie anche agli ottimi dialoghi e agli incontenibili colpi di battute tra i personaggi principali. La buona riuscita della pellicola è dovuta anche ai due perfetti interpreti, in grande chimica l’uno con l’altro: il vincitore di 1 BAFTA Award Daniel Auteuil – in un ruolo autorevole e comico, allo stesso tempo – e l’emergente Camélia Jordana – sorprendente nel reggere la parte principale e il confronto con il collega ben più famoso – che è stata premiata con il César Award 2018 alla Migliore Giovane Attrice, proprio per questa performance. In un periodo in cui i cinema straripano di commedie francesi commerciali e trascurabili, “Quasi Nemici – L’Importante è Avere Ragione” è un gioiellino da non sottovalutare affatto.

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