Ocean’s 8

La truffa è un mestiere, per alcuni un’arte che spesso si tramanda,  per altri si contagia come una malattia. E’ il caso dei fratelli Ocean, Danny e Debbie, uniti nel crimine oltre che dallo stesso sangue. Stiamo parlando naturalmente dei protagonisti della trilogia di Ocean’s (Eleven, Twelve, Thirteen) diretta dal maestro Seven Soderberg, di cui sicuramente avrete visto almeno uno dei film, e della nuova uscita nelle sale, Ocean’s 8. Per sottolineare il cambio di passo, la regia viene affidata a Gary Ross (regista di Hunger Games) che riunisce questa volta un cast tutto al femminile, per questo che chiameremo “spin off” della serie principale, ma che vuole rivendicare già dalle prime battute, la propria identità con una dignità inaspettatamente piena. Soderberg è lontano, e qui si preferisce al tocco vintage uno stile più artefatto, che punta tutto sulla modernità a tutto tondo. Signori, abbiamo davvero il meglio del gineceo hollywoodiano, in cui il ruolo di spicco spetta a una sempreverde e splendida Sandra Bullock nei panni di Debbie, che, trascorsi più di 5 anni in galera, per nulla pentita dei suoi trascorsi, medita di tornare in azione per tentare il colpo grosso, quello di tutta una vita, a cui ha lavorato in cella, mnemonicamente, studiandone i minimi dettagli. Stiamo parlando di diamanti dal valore di 150 milioni di dollari che si troveranno al collo di Anne Hathaway, nei panni della famosa attrice Daphne Kluger, che si diverte a sbeffeggiare, presente a uno degli eventi più importanti dell’anno, il Met Gala.

Il piano sembra architettato alla perfezione, ma Debbie sa che avrà bisogno di una squadra all’altezza per tentare l’ardua impresa e sperare che tutto fili liscio. Proprio per questo si affida alla sua complice storica, Lou, interpretata con classe dalla bravissima Cate Blanchet, per fondare la squadra perfetta, che vede la partecipazione di Sarah Paulson, Mindy Kaling, Rihanna – in un ruolo doppiamente centrale- Helena Bonham Carter, and Awkwafina, ognuna con il suo momento di gloria, anche se, in verità, non tutti i personaggi sono caratterizzati allo stesso modo, riservando alle interpretazioni delle signore Bullock e Blanchet, uno spessore di maggior rilievo. Il furto, che dovrebbe essere essenzialmente il fulcro del film, a tratti rischia la sua marginalizzazione anche a causa dello sfarzo ostentato al MET ed anche per una esagerata autocelebrazione delle attrici stesse, intente a sfilare in quella che sembra una buona idea, orchestrata con poca attenzione e rispetto per la sceneggiatura, già di suo non brillantissima. Il tutto viene gestito con grande ironia; ci sono infatti dei siparietti veramente esilaranti che potreste trovare irresistibili. La regia usa ancora quella tecnica di taglio scena, “a mosaico” in continuità con alcune delle scelte consolidate nei precedenti film, ancora molto efficaci. La colonna sonora è un ottima compagna, non invadente a tratti forse troppo timida nella prima parte, ma che ci riporta finalmente a quei tratti vintage, altrove un po latitanti. Un elogio per Anne Hathaway, che contrariamente al ruolo che ricopre, in realtà con il suo personaggio dalla personalità dicotomica, a tratti bipolare, riesce a rubare la scena alle colleghe, dimostrando a sua volta di essere una perfetta ladra di scena. Bentornata Anne!


Il film non riesce per ovvi motivi a raggiungere l’originalità e la brillantezza di Ocean’s Eleven, ma potremmo definirlo, senza troppe remore il migliore dei suoi “sequel”. Ocean’s 8 non è mai volgare, è spensierato ed intelligente; non è un inno alla solidarietà femminile, sia chiaro, ma è un esempio di come il gentil sesso, al di là della sindrome da “primadonna”, potrebbe fare squadra, si spera, per fini più nobili anche se meno arricchenti di un glorioso furto di gioielli. Del resto si sa, come diceva Marilyn, “Diamonds are a girl’s best friend…” ma nemmeno i soldi scherzano.

Franz Guglielmo Severino

Mi chiamo Franz Guglielmo Severino, lavoro nel campo della grafica da diversi anni.
Vivo a Lugo (Ravenna) con un cane di nome Clay. Che amo. La mia più grande passione, unitamente al cinema (constatabile con una collezione di film in Blu Ray/4K di tutto rispetto) sono i videogiochi.
I miei registi preferiti sono Tarantino, Nolan, Shymalan, Spielberg, Fincher, e da qui dovrebbero essere anche implicitamente chiari i generi che prediligo :-)

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