NOI

Inutile negarlo, prima di vedere un qualsiasi film di Jordan Peele è necessario informarsi su di lui e sulle sue tecniche. Un osservatore qualsiasi potrebbe reputarlo un regista per niente attento, creatore di pellicole trash e commerciali. Il punto di forza di Peele? Proprio questo. Il regista è infatti provocatorio, crea dal nulla sceneggiature grottesche, originali ed eccentriche, inserendoci elementi trash e accompagnandoli ad elementi tecnici studiati nel dettaglio. L’esempio perfetto lo abbiamo avuto con Scappa-Get Out, che ha sconvolto tutti per la sua trama provocatoria ed è arrivato anche a vincere un Oscar per miglior sceneggiatura originale. In Noi vediamo un Jordan Peele fedele alle sue origini, con protagonisti afroamericani e immagini inquietanti, ma non così tanto da inserire il film nella cerchia di classici film horror sovrannaturali.

Padre, madre e due bambini decidono di trascorrere le vacanze nella loro casa al mare, ma si ritroveranno a combattere contro i loro sosia in versione omicida. Abbastanza strano fin qua vero? Bene, ma non è tutto. Accompagnati da una colonna sonora così bella da sembrare essa stessa un personaggio del film, ci saranno elementi chiave studiati nei particolari sparsi per tutto il lungometraggio, quasi per dare degli indizi al pubblico che capirà (o quasi) la verità solo negli ultimi due minuti. La particolarità di Peele del colpo di scena finale infatti viene mantenuta, ma stavolta inserisce una novità, ovvero lasciare lo spettatore con dei dubbi, un finale enigmatico che fa pensare alle varie ipotesi possibili. Con riferimenti anche al cadavere di Marion in Psyco, o alle uccisioni splatter accompagnate da una canzone allegra in sottofondo alla Quentin Tarantino, il regista crea un film “soft horror” che piacerà a tutti gli amanti della sua regia. Unica pecca? Tempistiche pensate male. La suspence sembra voler essere mantenuta per tutto il film senza tregua, facendo così calare l’aspettativa del pubblico e non raggiungendo l’obiettivo preposto. Peccato, ma nonostante questo Noi rimane un film leggero, divertente e allo stesso tempo inquietante, da vedere per una qualsiasi serata al cinema.

Giuditta Bergamasco

19 anni, una grande passione per il cinema. Amo i thriller psicologici, i film romantici, quelli comici e anche i drammatici. Frequento Scienze dei beni culturali alla Statale di Milano, sto studiando per rendere questa mia passione un lavoro, perchè fin da bambina i film mi hanno insegnato che i sogni son desideri e realizzarli non è mai impossibile.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: