Approfondimenti | Ghost Stories

GHOST STORIES | DA VEDERE E RIVEDERE

ATTENZIONE SPOILER: Se non hai ancora vito il film evita di leggere questo articolo!

Come ogni film con un buon finale, Ghost Stories merita di essere visto almeno due volte, al fine di raccogliere tutti gli indizi che sono caduti lungo il percorso.

Andy Nyman, regista ed attore nel film, ha spiegato che la chiave per creare tensione è “cercare di comunicare al pubblico, sia verbalmente che visivamente, che qualcosa non va”.

Poniamoci dunque alcune domande…

Perché Tony si trova seduto, da solo, in un pub dove nessuno sembra lavorare? Perché i genitori di Simon stanno in silenzio, immobili, in cucina? Perché Goodman non chiama la polizia dopo che Mike improvvisamente decide di spararsi alla testa?

I tre casi su cui Goodman si trova ad indagare sono ciascuno una manifestazione di qualcosa di cui si sente in colpa: la storia di Tony non è altro che un mix di rimpianti per non aver passato più tempo con il suo padre catatonico; Simon che mente a suo padre di avere una patente di guida, riguarda la colpa di Goodman per non aver mai raccontato a nessuno della morte di Callahan; e la storia di Mike parla del rammarico di Goodman nel gettare tutti i suoi sforzi nella sua carriera e non aver mai provato ad avere figli.

Oltre alle più ampie sensazioni di colpa che guidano l’immaginazione di Goodman, ci sono anche molti dettagli, nel film, presi dal suo ambiente ospedaliero che si incorporano nelle varie storie. Andiamo a vedere quali:

– I nove numeri, tracciati sul muro del tunnel, si possono notare in vari parti del film.

– La figlia di Tony, Marnie, affetta da sindrome del chiavistello, è, ovviamente, una proiezione della condizione di Goodman.

– Un altro indizio sulla sua sindrome del chiavistello la troviamo quando ha una visione di una versione spettrale di sé stesso rinchiusa nella sua auto.

– Il dott. Priddle dice che il modo migliore per suicidarsi è un fucile in bocca. Ed è quello che si manifesta nella mente di Goodman, da Priddle, che fa proprio questo.

– La bambina fantasma, con l’abito giallo, che accosta Tony e la bambola, sempre con l’abito giallo, in casa di Priddle sono entrambe ispirate alla bambola nella stanza di Goodman in ospedale.

– La precisazione di Simon Rifkind sulla pronuncia del suo cognome, in ospedale,  la troviamo anche nella sua storia.

– La bambina fantasma che infila il dito nella bocca di Tony e il fantasma di Callahan che mette il dito nella bocca di Goodman sono entrambi riferimenti al tubo di respirazione dell’ospedale.

– L’incidente che ha ucciso Callahan trova innumerevoli indizi durante tutto il film: il pub in cui Goodman incontra Tony si chiama The 10th Number; nella casa di Simon, Goodman vede una foto del tunnel con se stesso e i due bulli e, eliminando la polvere, trova pure Callahan incappucciato.

– Nella storia di Tony sentiremo alla radio una intervista che troveremo anche nella stanza d’ospedale di Goodman.

– Il suono gocciolante, che sentiamo all’inizio e che Priddle sente in casa sua durante la sua storia è in realtà il suono dell’acqua che gocciola nel tunnel dove Callahan morirà.

– L’uccello che vola nella finestra della stanza d’ospedale, a fine film, lo troveremo in tutto il film (l’uccello che fa sobbalzare Tony durante la sua storia e lo scheletro di uccello morto visto nella stessa storia).

Post collegati

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: